Tra il primo e il secondo turno delle primarie, Renzi, in una settimana, non solo non ha guadagnato voti, ma ha addirittura persi più di 5000 consensi. Questo, più che il fatto di essere arrivato secondo, è l’indice della sua sconfitta: avere uno zoccolo duro dal quale non riuscire a staccarsi, neanche nella condizione ottimale di essere al centro del dibattito.