Svezia e Finlandia rinunciano alla neutralità e contemporaneamente svoltano a destra. Cosa cambia negli equilibri internazionali e nella UE?
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QUARTA PARTE Guerra all’Ucraina: le radici storiche di un conflitto. Analisi geopolitica dell’attacco russo
Quarta e ultima parte dell’analisi geopolitica dell’attacco russo all’Ucraina. In questo capitolo la cronaca di una tragedia incalzante alla quale l’Occidente non ha saputo porre freno, nonostante gli espliciti avvertimenti di Putin.
TERZA PARTE Guerra all’Ucraina: le radici storiche di un conflitto. Analisi geopolitica dell’attacco russo
Terza parte del nostro speciale sulla guerra in Ucraina, sulla geopolitica e sulla Russia. In questo capitolo parliamo dei fatti di Maidan, della Rivoluzione Arancione e delle sue conseguenze; delle tensioni crescenti con la NATO, della complessa politica ucraina e dell’avvento di Zelensky
Guerra all’Ucraina: le radici storiche di un conflitto. Analisi geopolitica dell’attacco russo
La storia della Russia ed i suoi destini geopolitici. Un analisi in quattro puntante (più le conclusioni) per capire, spiegare, meglio comprendere la guerra all’Ucraina, che non è solo la scelta criminale di un leader impazzito. Nel nostro speciale, ripercorriamo i passati 500 anni alla ricerca di quelle costanti che determinano la vita delle nazioni. Nella prima puntata, partiamo da Ivan il Terribile e arriviamo a Lenin.
Dal Kossovo alla Georgia, l’Italia è sempre più realista di qualsiasi re.
SECONDO CAPITOLO (clicca qui per leggere il primo capitolo) di Marco Ottanelli La validità giuridica delle proclamazioni di indipendenza: Kosovo e Ossezia Il 21 febbraio 2008 il consiglio dei Ministri del governo Prodi approva la relazione del ministro degli affari esteri, Massimo D’Alema, e riconosce la indipendenza del Kosovo. La regione serba sotto il […]
Dal Kossovo alla Georgia, l’Italia è sempre più realista di qualsiasi re.
L’attacco della Georgia contro l’inerme popolazione di Tskhinvali, la piccola capitale dell’Ossezia del Sud, comincia a configurarsi per quel che è stato, un vigliacco e criminale bombardamento scatenato durante la trasmissione televisiva in mondovisione della cerimonia inaugurale delle Olimpiadi, effettuato in quell’orario ed in quella occasione per provocare più morti civili possibili(1.500, secondo le prime – mai smentite- notizie).
La posizione italiana ha dimostrato (per una volta!) un’inaspettata autonomia, riuscendo a perseguire al contempo la pace e l’interesse nazionale, come raccontiamo nel primo capitolo del nostra speciale dedicato alla crisi tra Georgia e Ossezia.