La storia dei bombardamenti subiti dall’Italia durante la seconda guerra mondiale non è mai stata scritta nel suo necessario dettaglio e con la necessaria lucidità critica perchè, così come l’intero ruolo del nostro Paese nel conflitto, è sempre stata vista sotto due lenti di opposta mistificazione: l’una, quella della retorica filo occidentale, che, nel dare ad ogni azione degli Alleati una patente di bontà e pietà, ha velocemente sepolto, in una sorta di cassetta di sicurezza del pensiero, danni e lutti delle drammatiche azioni militari sulle nostre città; l’altra, quella dei nostalgici irriducibili e officianti del rito della irresponsabilità, è la lente patetica che sa più di martirologio che non di consapevole memoria condivisa.