Dal Kossovo alla Georgia, l’Italia è sempre più realista di qualsiasi re.

SECONDO CAPITOLO (clicca qui per leggere il primo capitolo) di Marco Ottanelli   La validità giuridica delle proclamazioni di indipendenza: Kosovo e Ossezia Il 21 febbraio 2008 il consiglio dei Ministri del governo Prodi approva la relazione del ministro degli affari esteri, Massimo D’Alema, e riconosce la indipendenza del Kosovo. La regione serba sotto il […]

Conflitto a Gaza. Le responsabilità delle parti in causa: Israele, Hamas, comunità internazionale

Vi sono responsabilità di Israele, Hamas e della comunità internazionale: le violazioni delle norme internazionali, le scelte politiche e le conseguenze storiche. Il solo modo per uscire dal conflitto è il rispetto delle regole internazionali imposto dalla comunità internazionale, che deve averne la volontà.

Guerra in Siria: fuori dall’ONU solo rischi

L’intervento armato in Siria proposto dagli USA (Obama) e dalla Francia (Hollande) è pericoloso perché mina le basi della legalità internazionale: l’unico organismo che può autorizzare legalmente un intervento militare è il Consiglio di Sicurezza dell’ONU, e gli interventi unilaterali, anche se motivati da ragioni umanitarie, si pongono fuori dal diritto internazionale. Non si può prescindere dal suo rispetto per la soluzione al conflitto siriano, e dal coinvolgimento di tutte le parti interessate, comprese le potenze regionali e internazionali, per trovare una soluzione duratura.

Testo e illustrazione del nuovo trattato detto “Fiscal compact”

di Marco Ottanelli Il 19 luglio 2012 la Camera dei Deputati, con 368 voti a favore, ha definitivamente approvato il disegno di legge di ratifica del trattato di stabilità sul coordinamento e sulla governance nell’Unione economica e monetaria conosciuto giornalisticamente come fiscal compact. È un trattato internazionale tra 25 stati, tutti facenti parte della Unione Europea, e molti […]

Le elezioni presidenziali del 2015 in Francia. I socialisti e l’alternativa europea.

Le elezioni presidenziali francesi sono un possibile momento di svolta alla politica europea. Sarkozy, il presidente uscente, ha già detto che metterà in cantina il modello dell’hyperprésidentialism, la costante presenza su tutti i temi politici.
In caso di vittoria di Hollande vi sarà certamente una voce dissenziente in Europa che potrebbe influenzare il Partito socialista tedesco e il partito democratico italiano nelle elezioni del prossimo anno e le loro politiche economiche.